Provate a pensare all’ultima volta in cui avete visitato un museo. Focalizzate l’attenzione sull’ultima stanza in cui siete entrati. Qual era?
Il bookshop, la caffetteria o il gift-shop..non è vero? Vi siete mai chiesti perché? Sicuramente, vi sarete detti, un motivo ci sarà.
Lo store museale è posto in un luogo di passaggio obbligatorio ed i gadget esposti sono messi in modo da catturare la vostra attenzione. Riesce non solo a farlo ma anche a convertire l’attenzione in acquisto per ben il 75% di voi (Fonte: Museum&Industries). Ma come fa?
Il merchandising museale ha l’enorme compito di prolungare la vostra esperienza. Spesso è la conclusione di un percorso iniziato molti mesi prima. Chi, infatti, decide di visitare un museo, solitamente organizza la visita con largo anticipo. Sceglie la città, il museo, le opere più interessanti sulle quali soffermarsi. Successivamente arriva la vera e propria visita che culmina nello shop museale – dove, secondo la fonte Museum&Industries” – si esce per il 75% delle volte con almeno un souvenir museale con una spesa media che si aggira intorno ai 17 euro.
In questo modo, il gadget museale non è più solamente un oggetto ma si arricchisce di connotazioni di pregio, prolungando un’esperienza che in questo modo si intensifica e si prolunga in un tempo indefinito. Questo, dipende molto dal tipo di gadget che si sceglie e dall’uso che avete intenzione di farne. Se, ad esempio, puntate ad una matita promozionale, a meno che non la inseriate in una collezione privata, l’uso che ne farete sarà piuttosto breve. Se, invece, la vostra scelta ricade su un gadget museale più durevole nel tempo, magari da esporre nelle vostre case come oggetto di design, l’esperienza appena vissuta si prolungherà per molti anni, tutte le volte che vi fermerete ad osservare il gadget comprato durante la vostra visita.
E’ così che il gadget diventa ricordo di pensieri, di emozioni, di un’esperienza.
Ma torniamo un attimo indietro. Quali sono le motivazioni che spingono i visitatori a comprare all’interno del vostro bookshop museale? Cosa è meglio predisporre? Quali sono gli articoli promozionali must-have?
In questo post troverete alcune motivazioni, con qualche suggerimento per metterle in pratica anche nel vostro shop. Per qualsiasi dubbio, ricordatevi che potete sempre chiederci una consulenza! Con più di 20 anni di esperienza in questo settore saremo felici di aiutarvi con un progetto completamente basata sulle vostre esigenze 🙂
Ricorda il nome del museo
Come vi abbiamo scritto molte volte in questo blog, qualsiasi campagna di merchandising promozionale ha come obiettivo principale quello di favorire il ricordo del brand, vestendolo di valori e connotazioni positive per il consumatore.
Per questo motivo, se l’esperienza appena vissuta sarà estremamente positiva, sicuramente si vorrà comprare un gadget personalizzato in grado di ricordarla. Si potrebbe scegliere, ad esempio, una tazza personalizzata, una matita stampata allover o una t-shirt colorata con stampato il logo del museo. Per questo motivo è importante prevedere e creare una linea museale “istituzionale”, ossia una linea di merchandising sempreverde, valida in ogni momento dell’anno, senza l’influenza di particolare mostre o eventi organizzati all’interno del museo.
Lo ha capito benissimo, ad esempio, Palazzo Strozzi, che da anni crea una propria linea istituzionale composta da alcuni gadget museali tra i più richiesti dai nostri clienti. Eccone, alcuni esempi:
Molto bello anche l’esempio di Palazzo Grassi, che da anni crea delle shopping bag in cotone istituzionali con il logo del palazzo. Eccone, degli esempi qui di seguito:
Trovi dei gadget da regalare
Chiunque visiti uno shop museale spesso non compra articoli promozionali solamente per sé ma lo fa pensando a qualcuno. Sono molti, ad esempio, quelli che scelgono un notes personalizzato con un’opera famosa, oppure un gadget promozionale per bambini. Da riservare assolutamente, inoltre, un angolo dove vendere cartoline promozionali. Sono moltissimi i turisti che le scelgono e le inviano ai loro amici più cari. Un’opportunità questa, sicuramente da non perdere per l’enorme potere comunicativo dei gadget promozionali. Nella maggior parte dei casi, così, la loro efficacia comunicativa non si ferma solamente a chi lo acquista ma anche a coloro che lo ricevono.
Assolutamente degno di nota sono anche i gadget museali per bambini. Come suggerito da Laura Wright, CEO di Tate Enterprises, nel corso della sua conferenza alla Museum Connections alla quale abbiamo avuto il grande piacere di partecipare (per approfondire leggi il post dedicato), progettare un angolo del bookshop museale a misura di bambino è fondamentale. Questi articoli promozionali sono un’ottima fonte di guadagno per il museo. Non c’è genitore che riesce ad uscire indenne da uno shop che propone degli articoli interattivi, inusuali, interessanti per i propri figli.
Vi state chiedendo cosa potete regalare ai più piccoli? Ecco alcune idee di gadget museali per bambini che abbiamo creato in questi 20 anni di attività:
Sfrutta l’impulso d’acquisto
All’interno di uno shop museale, l’impulso all’acquisto è massimo. Questo è dovuto, in parte, all’esperienza appena trascorsa della quale si vuole assolutamente acquistare un ricordo, in parte ad altri fattori dovuti all’ambiente e a stimoli cognitivi. L’importante è considerare che l’acquisto nel contesto di un bookshop museale è impulsivo.
Chi entra all’interno del museo, infatti, non lo fa quasi mai per visitare il bookshop (almeno non si trovi all’interno del MOMA Store – un caso studio molto), ma, essendo obbligato a passarci per raggiungere l’uscita, nel 75% dei casi effettua un acquisto. Lo scontrino medio di questo “acquisto d’impulso” si aggira tra i 10 ed i 25 euro (fonte Museum&Industries). Quindi, nella maggior parte dei casi il visitatore non acquista solamente delle cartoline personalizzate.
Spesso, inoltre, il visitatore preferisce l’acquisto di un gadget promozionale perché costa meno di un libro e spesso lo può utilizzare nella quotidianità. Questo è il caso, ad esempio, delle shopper promozionali.
Diventa un luogo dove acquistare gadget di design
Non solo shopping bag. Partendo dai gadget museali tradizionali, che non possono mancare in ogni bookshop museale, è importante tenere in considerazione anche articoli promozionali che puntano ad un target più specifico e attento al dettaglio. Ci sono alcuni shop museali nel mondo che sono diventati dei veri e propri punti di riferimento per gli appassionati di design. E’ il caso, ad esempio, del MOMA di New York, che ha uno shop online con articoli che superano di gran lunga i 10.000 e sono dei veri e propri oggetti d’arte.
E’ un luogo dove si possono vendere gadget da collezione
Sono moltissimi i visitatori che collezionano solamente una tipologia di gadget museali. Molti lo fanno con i magneti personalizzati, altri con le matite promozionali, altri ancora con una t-shirt stampata da riutilizzare nel tempo o da aggiungere alla propria collezione privata.
Per tutti coloro che si trovano a gestire un bookshop museale è quindi fondamentale proporli, mantenerli nel tempo e modificarli in base agli eventi ospitati o alle mostre. In questo modo offrirete il pretesto al visitatore di tornare a comprare nello shop, indipendentemente dalle mostre ospitate. E’ il caso, ad esempio, dei magneti personalizzati che abbiamo creato per la Collezione Salce. Questi, sono diventati dei veri e propri articoli promozionali da collezione per tutti coloro che sono appassionati di vintage, design o manifesti pubblicitari artistici.
In conclusione…
L’importanza di un bookshop museale
Sono molti i motivi che portano ad avere uno spazio per i gadget promozionali all’interno del bookshop museale. L’importante è che i musei predispongano un angolo adibito al ricordo dell’esperienza. E, cosa c’è di meglio di un gadget personalizzato=
Se siete agli inizi e non sapete da dove iniziare, contattateci! Da più di 20 anni ci occupiamo della creazione di merchandising personalizzato per numerosi shop museali in Italia e all’estero. Se volete dare un’occhiata ad alcuni dei nostri clienti, potete farlo all’interno della mappa interattiva che potete visitare cliccando sull’immagine qui sotto!
Leggi anche Bookshop museo: tutto quello che c’è da sapere
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