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Secondo Gartner – società di ricerca e consulenza tecnologica – entro il 2026 un quarto della popolazione mondiale spenderà almeno un’ora al giorno nel Metaverso per lavoro, shopping, istruzione, socializzazione o divertimento. 

È inevitabile quindi chiedersi: come utilizzeranno questo spazio (e tempo) virtuale i brand?
Sempre secondo Gartner infatti, entro il 2026, il 30% delle organizzazioni mondiali avrà prodotti e servizi nel metaverso. 

Ma di cosa stiamo parlando?

METAVERSO: DI COSA SI TRATTA?

Il termine “Metaverse” è stato coniato dallo scrittore Neal Stephenson, nel 1992 , nel suo romanzo cyberpunk ‘Snow crash’ (1992) per indicare una realtà virtuale, condivisa tramite internet, in cui le persone fisiche possono muoversi e interagire attraverso il proprio avatar.

Ma a cosa ci riferiamo noi con il termine Metaverso al giorno d’oggi?

Il 28 ottobre 2021 Mark Zuckerberg ha annunciato la nascita di Meta, e lo ha fatto rinominando così la holding del Gruppo (la quale controlla Facebook, Whatsapp, Instagram, Oculus). Mark ha espresso chiaramente la volontà, con tanto di video esplicativo, di creare un mondo virtuale parallelo a quello reale in cui gli utenti potranno interagire in modo “reale” e condividere esperienze uniche ed esclusive grazie alle nuove tecnologie.

“Un insieme di spazi virtuali da creare ed esplorare con altre persone che non si trovano nel tuo stesso spazio fisico.” – così viene definito dal blog ufficiale di Meta.

Il metaverso quindi è un universo digitale in cui gli utenti – tramite tecnologie già esistenti, o ancora da inventare, come Visori per la Realtà Virtuale (VR), occhiali per la realtà aumentata (AR), ologrammi, sensori e tute per la percezione sensoriale, motor-tracking – possono incontrare altri utenti, creare oggetti o proprietà virtuali, andare a concerti, conferenze, viaggiare… e tanto altro.

Insomma una vera e propria “seconda vita” in cui immergersi e decidere chi essere.

Il metaverso sarà un’esperienza phygital (dall’unione di physical e digital): vivremo esperienze virtuali, provando emozioni e sensazioni reali, come il senso psicologico di presenza.
Un’evoluzione dei Social network… o molto di più?

immagine metaverso uomo con visore, mondo virtuale di Sadesign

ACQUISTI VIRTUALI: UN NUOVO MODO PER ESPRIMERSI

La possibilità di costruire una vera e propria identità virtuale apre infinite porte…
Ognuno di noi avvertirà il bisogno di esprimersi, anche digitalmente. E i Brand questo lo hanno già capito.

Un esempio? La collaborazione di Balenciaga con Fortnite in cui il noto Brand – che produce streetwear di lusso – ha realizzato skin (aggiunte estetiche che personalizzano il look dei personaggi dei videogiochi), abbigliamento, borse, zaini e strumenti da utilizzare in battaglia che potranno essere acquistati anche all’interno dei Balenciaga presenti all’interno dello spazio digitale.

Questo è solo uno dei numerosi esempi, basti pensare a 2,4 milioni di dollari spesi da Metaverse Group per acquistare un appezzamento di terra nel mondo virtuale di Decentraland. Il “lotto” di terreno infatti si trova in “Fashion Street”, una collocazione strategica scelta per ospitare eventi di moda digitale e vendere abbigliamento virtuale.

Eventi, concerti, meeting di lavoro… ogni occasione virtuale creerà bisogni virtuali. E così le grandi aziende si stanno già muovendo per giocare in anticipo ed essere pronte a soddisfare questi nuovi, e particolari, bisogni.

Stiamo andando verso un futuro in cui acquistare un capo di abbigliamento, un accessorio o un qualsiasi altro oggetto vorrà dire acquistarne anche la versione digitale. Una versione da collezionare o… da far indossare al proprio avatar!

REALTÀ VIRTUALE E GADGET

Inutile dire che questa grandissima evoluzione investirà anche il mondo del merchandising e del marketing: i gadget saranno sempre più un simbolo e sempre meno un oggetto. 

I gadget digitali saranno un’occasione per essere ovunque, senza limiti di spazio. Un’azienda potrà farsi conoscere da utenti di ogni parte del mondo ed essere sempre presente.

La personalizzazione non risentirà più di limiti fisici e diventerà una delle tante sfumature virtuali con cui comunicare la propria identità. 

Queste potenzialità ce le conferma Sony, che sta lavorando al brevetto di uno Scanner super innovativo che ci permetta di trasformare gli oggetti reali in file digitali. Immagina di poter arredare il tuo ufficio virtuale con gli stessi mobili presenti nella tua vita di tutti i giorni… La stessa sedia, le stesse piante, gli stessi quadri…

E qui si aprirebbe un altro mondo, quello degli NFT… Un mondo che merita però un approfondimento tutto suo. Se non vuoi perdertelo, iscriviti alla nostra Newsletter!