“I dati definitivi del 2017 segnano il nuovo record per i musei italiani: superata la soglia dei 50 milioni di visitatori e incassi che sfiorano i 200 milioni di euro, con un incremento rispetto al 2016 di circa +5 milioni di visitatori e di +20 milioni di euro”. Queste le parole di Dario Franceschini, ministro dei Beni e delle attività culturali, mentre presenta i dati dell’Ufficio statistica del Mibact nel corso del 2017. Ed effettivamente i dati sono entusiasmanti e lasciano intravedere un futuro florido per moltissime realtà culturali italiane.
Si parla di ben 50 milioni di euro in più di incassi in tre anni (+38,4% tra il 2013 e il 2016 a quasi 175 milioni) con un trend di crescita velocissimo (i primi 9 mesi del 2017 hanno già registrato una crescita del 13,5%).
Il 2016 è stato l’anno dei record con Liguria, Puglia, Veneto sul podio per quanto riguarda entrate e crescita. Si parla rispettivamente del +22,7% di visitatori e +8,4% di incassi per Liguria, del +18,3% e +13,5% per la Puglia e del +20% e +73,7% per il Veneto.
C’è un 11% in più anche per quanto riguarda il numero di visitatori per i 30 musei che la riforma ha reso autonomi. Tra questi si distingue la Galleria Nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma con un incremento eccezionale. Si parla del +84% di visitatori e di ben il +182% di introiti.
Ma ecco, nell’infografica seguente un breve riassunto dell’attuale situazione culturale in Italia:
Di seguito, invece, i risultati dell’analisi effettuata da MiBACT che analizza i TOP 30 musei del 2017 per numero di visitatori (paganti e non):
Ed ecco i dati relativi agli incassi negli ultimi 5 anni per tutti i musei italiani:
Anno | visitatori | incassi (€) |
---|---|---|
2013 | 38.424.587 | 126.417.467 |
2014 | 40.744.763 | 135.510.702 |
2015 | 43.288.366 | 155.494.415 |
2016 | 45.383.873 | 173.383.941 |
2017 | 50.103.996 | 193.631.308 |
Fonte: MiBACT-Ufficio Statistica, 2018 – dati provvisori suscettibili di variazioni.
“Il bilancio della riforma dei musei – prosegue Franceschini – è davvero eccezionale: dai 38 milioni del 2013 ai 50 milioni del 2017, i visitatori sono aumentati in quattro anni di circa 12 milioni (+31%) e gli incassi di circa 70 milioni di euro (+53%). I musei e i siti archeologici italiani stanno vivendo un momento di rinnovata vitalità e al successo dei visitatori e degli incassi corrisponde una nuova centralità nella vita culturale nazionale, un rafforzamento della ricerca e della produzione scientifica e un ritrovato legame con le scuole e con i territori. Per il quarto anno consecutivo – sottolinea Franceschini- l’Italia viaggia in controtendenza rispetto al resto d’Europa con tassi di crescita a due cifre, soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno che, anche nel 2017, hanno avuto un ruolo fondamentale nella formazione del trend nazionale. La Campania – fa notare Franceschini – è ormai stabile al secondo posto della classifica delle regioni più virtuose: la rinascita di Pompei è stata sicuramente da traino ma sono state molto positive anche le altre esperienze delle gestioni autonome dalla Reggia di Caserta, al Museo archeologico Nazionale di Napoli, a Capodimonte, a Paestum. Nel 2017 – conclude Franceschini – tutti i musei hanno registrato significativi tassi di crescita, ma il patrimonio archeologico è stato il più visitato: circa un terzo dei visitatori si sono concentrati tra Pompei, Paestum, Colosseo, Fori, Ostia Antica, Ercolano, l’Appia antica e i grandi musei nazionali come Napoli, Taranto, Venezia e Reggio Calabria e il Museo nazionale romano”.
Tra i luoghi della cultura con ingresso gratuito, il Pantheon è stato visitato da oltre 8 milioni di persone; a seguire il Parco di Capodimonte (che supera il milione di presenze) e il Parco del Castello di Miramare di Trieste (830 mila visitatori).
Il ruolo dei servizi museali aggiuntivi
La presenza di servizi aggiuntivi presso una sede museale può giocare un ruolo importante prima, dopo e durante la visita. Per servizi museali aggiuntivi si intende tutti quei servizi che vanno oltre alla semplice visita al museo o all’esibizione. Possiamo ad esempio includere la presenza di audioguide, un sito web dedicato o la presenza di un bookshop/caffetteria. Ma non solo questo. Nel grafico seguente potete vedere i servizi museali aggiuntivi più diffusi, con un’analisi del loro gradimento da parte del pubblico.
I servizi offerti dai musei italiani
Come si può vedere dal grafico, il sito internet è al primo posto seguito da social media, newsletter ed installazioni multimediali. L’angolo di merchandising, invece, è al 6° posto con una presenza in solo il 18% dei musei.
La percentuale scende ancora di più quando si parla di e-shop, come si può vedere dal grafico qui di seguito:
L’importanza di un bookshop
Ai visitatori piace
Dal confronto fra i diversi gradi di soddisfazione espressi dal pubblico in relazione ai servizi utilizzati, si riscontra come il servizio maggiormente apprezzato sia costituito dal negozio/libreria (91,87%, seguito dal servizio di prenotazione – 89,4% e dal guardaroba – 84%). Per quanto attiene al servizio di visite guidate, bar/ristorante e audioguide, I’incidenza degli utenti che si dichiarano soddisfatti diminuisce rispettivamente all’80,1%, al 75,30% ed a\73,70/
E’ un ottimo investimento per un museo
Il merchandising per un museo dovrebbe coprire all’incirca una quota compresa tra il 30% e il 50% delle vendite in libreria, a seconda del tipo di museo e di mostra. Un dato positivo importante è che ai visitatori dei musei piace fare acquisti nei bookshop, e dai dati del MiBac si può vedere che sia il numero di scontrini sia il fatturato realizzati dai bookshop è in continua crescita. Lo ha già capito da molti anni il MoMa di New York (del quale ve ne ho parlato qui).
Il nostro ruolo
Sadesign, ormai da molti anni si occupa della creazione di linee di merchandising creativo ed originale per molti bookshop in Italia ed all’estero. Tra questi, collaboriamo da molti anni con il Museo Egizio di Torino, il Castello di Miramare e gli Uffizi. Ecco, di seguito alcune linee di merchandising che abbiamo realizzato e puoi ritrovare nel loro bookshop:
Ma non ci fermiamo qui! Lasciati ispirare dal nostro nuovo breve Portfolio museale (appena aggiornato! :)) dove ti raccontiamo la storia dei gadget ed il perché li abbiamo realizzati. Sfoglialo, lasciati ispirare e contattaci per una consulenza. Il nostro team ti guiderà per tutto il processo di scelta e personalizzazione dei gadget.