La t-shirt ha da poco compiuto 100 anni. Ebbene sì, amata o odiata è il capo di abbigliamento più diffuso al mondo. E’ sia un oggetto di promozione, un veicolo di un messaggio di un’idea o dei valori della propria azienda, evento o ideale.
Ma qual’è la sua storia?
Per risalire alle origini di questo diffusissimo capo di abbigliamento bisogna tornare molto indietro nel tempo. Alcune fonti dicono addirittura che le prime T-shirt siano state indossate dagli Etruschi ma molte altre fanno risalire la sua invenzione alla fine dell’800, quando fu creata per essere usata come abbigliamento intimo dagli uomini.
Ma l’anno che rimarrà per sempre nella storia delle magliette sarà il 1913 quando furono scelte dai Soldati Americani come magliette da allenamento (“Training-shirt”) durante la Prima Guerra Mondiale. In questa occasione perdono anche il loro ruolo esclusivo di indumento intimo in quanto vengono indossate dai soldati per rimanere al caldo o durante il lavoro.
E da qui anche le origini del nome “T-shirt”, come la conosciamo al giorno d’oggi. Molte sono le teorie sul suo nome,confuse e molteplici. Molti pensano che sia riferito alla forma della maglietta a “T” mentre altri lo attribuiscono al fatto che veniva usata nelle sessioni di allenamento dei soldati americani quindi deriva dalla parola “Training shirt”. Un’altra teoria dice invece che il nome potrebbe derivare da “Tee” = “Amputato” riferendosi alle maniche tagliate.
Da questa data in poi il suo uso diventa sempre più intensivo e, nel 1942, il magazine “Life” sceglie come immagine di copertina proprio un soldato americano che la indossa.
Il loro momento di massimo splendore sono gli anni Cinquanta, quando, indossate da sex symbol del cinema come Marlon Brando in “Un tram chiamato desiderio” o James Dean in “Gioventù bruciata” divennero un must per la moda del momento. Rigorosamente bianche da quel momento tutti ne vollero almeno una.
La t-shirt come strumento di marketing
Inizialmente la maglietta era venduta come souvenir dei luoghi turistici visitati, un’alternativa più costosa alla classica cartolina. Uno dei marchi più famosi creati per questo motivo è “I love NY”, ideato da Milton Glaser alla fine degli anni 70.
Sempre nello stesso periodo le t-shirt iniziano ad essere usate come veicolo di messaggi, un modo innovativo e creativo per esprimere a tutti il proprio pensiero.
Le aziende più importanti ed innovative, intuendone l’alto potere di marketing, iniziarono ad utilizzarla per diffondere il loro logo. La prima fu La Blue Ribbon Sport, che in quell’anno cambiò il proprio nome in Nike, seguita poi da Play Boy, Coca Cola, Walt Disney e molti altri..
Nei giorni nostri la maglietta stampata è diventata di uso quotidiano sia fra i giovani che fra gli adulti, si usa sia in estate che in inverno, ed è prodotta in moltissimi modelli diversi sia per forma che per colore, sicuramente è il prodotto di abbigliamento più diffuso al mondo.
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