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Il Pianeta ci comunica costanti messaggi d’aiuto per quanto riguarda la sua situazione ambientale, come quello dello scorso 15 maggio, che sarà segnato sul calendario come “l’Overshoot Day 2023 Italia”. Si tratta di un giorno infelice perché indica la data in cui il nostro Paese ha esaurito le risorse naturali a disposizione per il 2023.

L’Overshoot Day, o Giorno del Superamento, risuona come un campanello d’allarme che invita a ripensare ai modelli di consumo e di produzione, e ad accelerare la transizione ecologica in corso.

Il ridimensionamento dei danni provocati dall’uomo all’ambiente può avvenire solo attraverso scelte sostenibili coraggiose e importanti, finalizzate alla salute del nostro pianeta.

In Sadesign questa necessità rappresenta il cuore pulsante delle nostre attività, e proprio per questo motivo da anni cerchiamo di migliorarci giorno dopo giorno, pensando e agendo in un’ottica di salvaguardia ambientale.

Cos’è l’Overshoot Day? Focus sulle origini e il significato del termine

Ne abbiamo sentito parlare parecchio in queste ultime settimane, e molti si saranno chiesti “cos’è l’Overshoot Day?”

Il concetto è stato istituito nel 2006 dal Global Footprint Network, un’organizzazione internazionale che monitora l’impronta ecologica dell’uomo. Questa data simbolica calcola il punto in cui l’umanità ha consumato tutte le risorse che la Terra può rigenerare in un anno intero.

Il calcolo si basa sul rapporto tra la biocapacità del pianeta (risorse naturali che la Terra può rigenerare in un anno) e l’impronta ecologica (quantità di risorse consumate).

Il significato dell’Overshoot Day è quindi un indicatore potente dell’impatto ecologico delle attività umane e ci richiama all’azione per modificare i nostri comportamenti. Può essere interpretato come una sorta di sveglia ambientale che ci indica quando abbiamo esaurito il “budget” naturale annuale.

Le origini di questa giornata sono legate all’attenzione crescente per le questioni ambientali. Negli ultimi decenni sono diventate sempre più evidenti le conseguenze che il nostro stile di vita comporta al pianeta.

Di fronte a questa realtà, il Global Footprint Network ha voluto creare un modo semplice ma efficace per rappresentare il rapporto tra il consumo umano e la capacità del pianeta di rigenerare le sue risorse.

Overshoot Day nel mondo: i Paesi primi e gli ultimi della classe

Dal punto di vista globale negli ultimi anni l’Overshoot Day si manifesta sempre più in anticipo. Si tratta di un trend allarmante che dimostra l’aumento spropositato del nostro consumo di risorse e allo stesso tempo riflette l’urgenza di un cambiamento.

Secondo le stime del Global Footprint Network, i primi Paesi a raggiungere l’Overshoot day 2023 sono stati Qatar (10 febbraio) e Lussemburgo (14 febbraio).

Sono una cinquantina i Paesi che si sono classificati peggio di noi, tra cui Canada, Emirati Arabi, Stati Uniti, Australia (questi ultimi due con Overshoot day nel mese di marzo), Norvegia, Germania, Giappone e Spagna (tra aprile e maggio).

I Paesi che si sono dimostrati più virtuosi sono invece africani, in particolare Benin, Sudan del Sud e Mali che inizieranno a entrare in deficit ecologico con il Pianeta dal 21 dicembre in poi.

Già da questi primi dati appare evidente come i Paesi industrializzati collezionino Overshoot Day più precoci rispetto ai Paesi considerati in via di sviluppo. Questo aspetto mette in luce ancora una volta le disparità nel consumo di risorse a livello globale.

Ed è proprio oggi, lunedì 5 giugno, in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, che sarà annunciato l’Earth Overshoot Day, ovvero il giorno in cui sono state esaurite le risorse a livello globale dell’intero pianeta. La data anticipa di gran lunga il termine in cui siamo entrati in “debito ecologico” lo scorso anno, ovvero il 27 luglio.

Overshoot Day 2023 nel mondo
Overshoot Day 2023 nel mondo

Overshoot Day 2023: Italia tra i primi in classifica (e non c’è da festeggiare)

L’Overshoot Day 2023 Italia è stato raggiunto il 15 maggio, molto prima rispetto alla media mondiale, posizionando il nostro Paese in cima alla classifica.

Il giorno coincide con quello del 2022 e dimostra la grandezza del nostro debito verso il Pianeta, in anticipo di 230 giorni rispetto alla fine dell’anno.

Questo dato sottolinea la necessità di una transizione verso modelli di consumo e di produzione più sostenibili nel nostro Paese.

Non si tratta solo di una questione ambientale, ma di una vera e propria esigenza per garantire un futuro sostenibile alle prossime generazioni. Dobbiamo agire, e in fretta, per cercare di posticipare la data dell’Overshoot day negli anni futuri.

Impegno per la salvaguardia dell'ambiente
Impegno per la salvaguardia dell’ambiente

Cosa stiamo facendo in Sadesign per aiutare l’ambiente?

Come abbiamo anticipato nelle righe precedenti, il ruolo delle aziende è fondamentale per evitare “Overshoot Day 2023 Italia” con date sempre più anticipate.

Questo concetto in Sadesign ci è chiaro già da tempo, e proprio per questo motivo cerchiamo ogni giorno, ormai da anni, di introdurre logiche d’impresa capaci di conciliare l’attività produttiva con il rispetto per l’ambiente.

Lo facciamo per contribuire in modo diretto alla salvaguardia del pianeta e per promuovere e stimolare un cambio di mentalità, che abbia come stella polare la ricerca di soluzioni sempre più sostenibili.

In questi anni stiamo mettendo in campo delle azioni volte a monitorare e ridurre il nostro impatto ambientale, come ad esempio

  • l’ottenimento delle certificazioni ambientali, tra cui la ISO 14001, e le certificazioni di prodotto, aggiornate e verificate per ognuno dei nostri gadget
  • la promozione di prodotti ecologici, favorendo quelli costruiti con materiali riciclati
  • la selezione di fornitori che rispettino il nostro codice etico e si impegnino ad innovare ed investire in sostenibilità
  • la pubblicazione del bilancio di sostenibilità, uno strumento che ci permette di monitorare e valutare l’impatto sull’ambiente sociale e naturale dell’azienda, guidandoci nella definizione degli obiettivi di crescita

Il percorso che stiamo seguendo è finalizzato a ridurre il nostro impatto ambientale. Siamo consapevoli che la strada da fare sia ancora lunga, ma favorire la salute del Pianeta in cui viviamo rappresenta uno degli obiettivi principali del nostro lavoro.