L’articolo che stavi cercando che fa chiarezza sul mondo delle borracce personalizzate!
Qual è la storia della plastica e perché se usata nel modo giusto può essere un materiale da rivalutare? Quali sono i materiali più diffusi? Come pulire correttamente una borraccia? Fermati e leggi tutto quello che hai sempre voluto sapere sulle borracce!
Perché usare una borraccia per bere acqua?
Nella vita di ognuno di noi sarà capitato di utilizzare bottigliette in plastica, specialmente quelle contenti 0,5 L di liquido, perché comode, leggere e usa e getta: si utilizza, si butta via, non ci si pensa più.
Chi è nato dagli anni ’60 in poi ha sicuramente utilizzato una bottiglia in PET, materiale inventato da John Rex Whinfield e James Tennant Dickson nel 1941. Nel 1973 l’ingegnere e inventore statunitense Nathaniel Wyeth brevettò la bottiglia in PET per contenere bevande, quella che utilizziamo ancora oggi e che è al centro del fortissimo dibattito sulla sostenibilità ambientale.
Fino a qualche anno fa l’uso di bottiglie e altri prodotti di uso comune realizzati in materie plastiche (la plastica non è solo una, ne esistono di tantissimi tipi) ha fatto da padrone nelle nostre giornate, tuttavia il problema dell’inquinamento ha iniziato a farsi sentire, specialmente per quanto riguarda i rifiuti gettati in mare. La plastica di per sé non è un materiale da demonizzare, ma il suo scarso riciclo e la produzione senza freni ha fatto si che diventasse insostenibile per il pianeta.
L’utilizzo di borracce diventa quindi fondamentale per la questione ecologica.
Utilizzare più volte una comune bottiglietta di plastica fa male anche alla salute, ma non tanto per le componenti chimiche del materiale (sono ancora al centro di un dibattito non risolto). Alcuni studi dimostrano che un utilizzo prolungato di contenitori in plastica può favorire una contaminazione microbica, come afferma ad esempio Altroconsumo.
Non mi fido della qualità dell’acqua del rubinetto.
Quella della qualità dell’acqua delle nostre condotte è una delle preoccupazioni che si sente più spesso. Niente paura, il Ministero della Salute ha definito con precisione dei parametri che devono essere rispettati. Inoltre, molto più spesso si possono trovare fontanelle ad uso libero (ad esempio, nella città di Assisi sono state aperte le fontane in tutta la città) oppure erogatori di acqua buona e controllata.
Come è fatta una borraccia?
A primo impatto una borraccia è un contenitore cilindrico per liquidi con un tappo. Il suo utilizzo permette di evitare l’uso di bottiglie di plastica e di creare un inutile inquinamento. Questa è la definizione più semplice.
Tuttavia, viste da più vicino si cominciano a vedere le differenze tra le borracce: dimensioni, materiale utilizzato, tipo di tappo, diametro dell’apertura, isolamento termico, e molte altre caratteristiche, per non parlare di modelli che hanno cuffie incorporate o addirittura una base di ricarica wireless. Esiste anche un modello di borraccia che ti ricorda di bere tramite un’App per smartphone.
Di cosa sono fatte le borracce?
Se si tiene una borraccia in mano si può percepire subito il suo peso. Ci sono modelli molto leggeri e altri, anche da vuoti, piuttosto pesanti. Se borracce più leggere sono ideali da mettere nello zaino e quindi sono più portabili, quelle pesanti sono più resistenti e hanno solitamente una doppia camera che mantiene le bevande calde o fredde per molto tempo.
Di che cosa sono fatte le borracce più comuni?
- Acciaio. Un materiale molto comune è l’acciaio. Le borracce realizzate con questo materiale possono avere la camera singola oppure doppia. In questo secondo caso i materiali per realizzare la struttura interna possono variare. Spesso viene utilizzato il rame. Queste si possono trovare anche sotto il nome di borracce isotermiche e hanno caratteristiche di mantenimento della temperatura (sia calda che fredda) molto efficienti.
- Alluminio. Anche l’alluminio è un materiale utilizzato da molti produttori per realizzare borracce leggere ma resistenti.
- Vetro. Non si vedono in giro moltissime borracce in vetro per via del loro peso e della fragilità, tuttavia alcune sono rivestite con un materiale antiscivolo per limitare i danni da urti.
- Tritan. Il materiale che va sotto il nome di Tritan non esiste, nel senso che non è presente in natura. Il Tritan è un marchio registrato che indica un materiale plastico che non contiene BPA, ovvero il biosfenolo A, un composto chimico del quale è risaputa la dannosità per la salute. Si tratta sempre di un materiale plastico, tuttavia il fatto che con il Tritan si creano oggetti duraturi nel tempo viene ridotto sensibilmente l’inquinamento.
- Plastica. Alcuni modelli, utilizzati specialmente nel mondo dello sport, sono sono realizzati in plastica, basti pensare alle borracce utilizzate dai ciclisti. Questo modello è in plastica biodegradabile e il procedimento di trasformazione inizia solamente nel momento in cui la bottiglia viene lasciata in un area di compostaggio.
Materiali come l’acciaio non rilasciano nessun gusto all’acqua. Al contrario la comune plastica può dare un sapore sgradevole al contenuto della bottiglia, specialmente se lasciata sotto il sole o se non lavata accuratamente.
Come pulire una borraccia?
Anche alle borracce va fatta una buona manutenzione, per avere sempre un prodotto igienico e senza odori, che possono formarsi se si usa la bottiglia con bevande come il tè.
Basta utilizzare uno scovolino e detersivo per i piatti, come si farebbe per le stoviglie. Ad esempio, Ikea ha in catalogo uno scovolino per bottiglie che costa come un caffè. Alcuni prodotti sono talvolta venduti già con gli accessori per la pulizia, come questa cannuccia in metallo.
Alcune borracce si possono lavare anche in lavastoviglie, tuttavia è necessario leggere il manuale di istruzioni per sapere se è possibile farlo con il modello in uso.
La nostra azienda è “P.E.T. FREE”, un riconoscimento che certifica che non utilizziamo né vendiamo bottiglie in plastica usa e getta.
Le alternative europee
Molte delle borracce che utilizziamo ogni giorno e che abbiamo nel nostro catalogo sono Made in China. In ciò non c’è niente di male perché dalla Cina arrivano borracce di ottima qualità e fornitori che rispettano tutte le normative: le nostre borracce provenienti dalla Cina sono tutte certificate per uso alimentare e seguono numerosi controlli sulla loro qualità per la salute.
Esistono tuttavia delle alternative realizzate in Europa, che hanno il vantaggio di percorrere meno strada per arrivare nel nostro Paese (e quindi inquinare di meno) o altre peculiarità, come la partecipazione a progetti di sostenibilità.
Le borracce per le aziende e gli eventi
Perché un’azienda dovrebbe utilizzare una borraccia come strumento di marketing?
Le motivazioni sono varie: molte attività in questo modo dimostrano la loro attenzione verso l’ambiente, per seguire l’effetto Greta (Thunberg) che con il suo linguaggio diretto ha reso evidenti i cambiamenti climatici. Alcune aziende lo fanno sicuramente perché è una tendenza in forte crescita, tanto che alcuni produttori di bottiglie e borracce sono in difficoltà, data l’altissima richiesta.
Rimane comunque il fatto che una borraccia personalizzata con nome può diventare il regalo perfetto per un cliente oppure un dipendente. Moltissime aziende utilizzano borracce con un nome inciso per favorire l’uso di acqua di rubinetto in ufficio e scoraggiare quello delle bottigliette usa e getta.
Il mondo delle bottiglie e borracce personalizzate è davvero vasto, specialmente da quando l’attenzione mediatica e politica ha messo in luce i limiti dell’utilizzo delle comuni bottigliette in plastica.