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Una domanda che tutti gli imprenditori prima o poi si faranno. Perché scegliere proprio un gadget promozionale per promuovere la tua azienda? 

Oggi vorrei parlarvi di un nuovo studio, reso noto da pochissimo, che è stato realizzato dalla PPAI (Promotional Products Association International) che rivela diverse informazioni sul comportamento dei consumatori relativamente all’uso degli articoli promozionali personalizzati. La ricerca fa parte di una campagna della durata di 5 anni, che ha preso in analisi più di 1000 soggetti, con l’obiettivo di definire l’importanza dei gadget pubblicitari come strumento di promozione del brand, confrontandoli con altri media pubblicitari in funzione di stabilire delle linee guida e dei dati oggettivi per tutti i marketer.

Lo studio completo sarà disponibile in italiano fra pochi giorni sul nostro blog. Di seguito, una piccola introduzione.  

5 statistiche sorprendenti sull’impatto dei gadget promozionali per il tuo business

La ricerca dalla quale sono stati ricavati i dati per scrivere questo post fa parte di una campagna più ampia lanciata da PPAI (Promotional Product Association International) e da Get in touch! della durata di 5 anni che ha preso in analisi più di 1000 soggetti così suddivisi: 

Sono al primo posto per tutte le generazioni

Nello studio sono stati messo a confronto 5 diversi media pubblicitari: gadget promozionali, online advertising, broadcast, stampa e mobile advertising. Di seguito nel dettaglio.

I Broadcast sono i canali pubblicitari tradizionali: la pubblicità in televisione, uno spot sulla radio, la pubblicità al cinema o il posizionamento del prodotto.

L’online marketing si intendono tutti gli strumenti comunicativi moderni come e-mail marketing, social media advertising, SEM marketing, remarketing, video marketing ecc…

Il mobile marketing i sistemi di messaggistica mobile, che vengono utilizzati spesso da alcuni brand, soprattutto per un mercato B2C. Per la stampa invece torniamo ai canali comunicativi tradizionali come la pubblicità sui giornali, sulle riviste, volantinaggio o mail dirette.

Per articoli promozionali invece si intendono sia i giveaway considerati come gadget tendenzialmente (ma non sempre!) a basso costo distribuiti durante fiere o eventi, e corporate gifts ossia, articoli promozionali studiati ad hoc per colpire un target specifico. 

Ai soggetti sperimentali è stata posta la domanda: “Qual è lo strumento di comunicazione che ti invita maggiormente ad un secondo contatto con l’azienda?”

Il dato sorprendente è che per il 100% dei soggetti sperimentali, i gadget promozionali sono risultati come il più efficace canale comunicativo per un secondo contatto con l’azienda.

Il 50% delle persone ne porta almeno uno sempre con sé

Probabilmente anche tu ne hai uno addosso o sulla scrivania proprio in questo momento (in questo studio vi ho parlato dei gadget da scrivania). Lo studio commissionato dalla PPAI rivela dei dati sorprendenti: ben il 50% dei soggetti intervistati ne usa almeno uno nella quotidianità e addirittura lo porta sempre con sé. Pensaci: una penna promozionale, un portachiavi, una borraccia, il powerbank per avere lo smartphone sempre carico, il caricatore smartphone da automobile, il calendario….e molto, molto altro. Quanti di questi gadget utilizzi quotidianamente? E quanti altri gadget promozionali hai a casa tua? Ad esempio in cucina, nella tua automobile, in ufficio…? Guardate l’immagine qui sotto! Non vi sembra sorprendente? 

gadget-luogo-utilizzo

Sono quelli più apprezzati e meno evitati

Quanti di voi utilizzano frequentemente la funzione “salta” sul proprio telecomando per evitare spot pubblicitari oppure il pulsante “ignora annuncio” mentre guardate un video su YouTube?

Nello studio è stato analizzato proprio questo. Ecco i dati:

Il media pubblicitario più evitato in assoluto è:

–      Il video online per il 68% degli intervistati, indifferentemente da sesso ed età;

–      al secondo posto troviamo le pubblicità televisive che vengono evitate da ben il 66% dei soggetti sperimentali;

Diverso il discorso degli articoli promozionali. Questo strumento di comunicazione viene evitato solamente dal 20% degli intervistati ed il numero può calare notevolmente (fino ad arrivare a quota 0 se vengono presi in considerazioni altri fattori quali occasione di dono, tipo di gadget e qualità percepita dello stesso). 

I gadget promuovono il tuo business per un periodo di tempo m/l

Se il tuo gadget piace o è utile nella quotidianità, i tuoi clienti lo manterranno nel tempo. Lo afferma con certezza questo studio, dove il’81% dei consumatori afferma di mantenere gli articoli promozionali per più di un anno. Ecco il riassunto dello studio nella tabella qui sotto:

gadget-tempo-permanenza

 

Invitano ad agire

Ben il 79% dei partecipanti allo studio confermano di aver intenzione di contattare l’azienda che ha donato loro un gadget. La percentuale sale notevolmente quando si parla di Generazione Y che raggiunge soglie all’87%.

Un dato sorprendente. Più di un terzo dei consumatori è interessato ad intraprendere business con la società che ha donato loro il gadget promozionale.

Rimani aggiornato

A breve il report PPAI sul mondo del promozionale sarà disponibile nel nostro blog in un report dedicato. Iscriviti alla nostra newsletter per rimanere aggiornato!

A proposito dello studio

La ricerca dalla quale sono stati ricavati i dati per scrivere questo post fa parte di una campagna più ampia lanciata da PPAI (Promotional Product Association International) e da “Get in touch!” della durata di 5 anni che ha preso in analisi più di 1000 soggetti. L’obiettivo era quello di definire l’importanza degli articoli pubblicitari come strumento di promozione del brand, confrontandoli con altri media pubblicitari, in funzione di stabilire delle linee guida e dei dati oggettivi per tutti i marketer. 

A proposito della PPAI

La PPAI (Promotional Product Association International) è un importante punto di riferimento per tutti coloro che si occupano di PTO (Pubblicità Tramite Oggetti). L’associazione rilascia importanti studi sull’efficacia del gadget promozionale dal 1965. 

 

 

 

 

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